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Logistica
Come gestire la logistica con giobby
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Logistica
Impostare un piano per ridurre le scorte
In tempi di crisi la prima cosa che si fa è quella di tagliare le spese, in realtà l’azione corretta che andrebbe sempre perseguita non solo in tempo di crisi è quella di ridurre gli sprechi. In questo post vedremo come impostare un piano volto a ridurre il valore delle scorte (ricordiamo che il magazzino costituisce una voce dello stato patrimoniale dell’impresa). Possiamo individuare i seguenti punti per il piano di riduzione delle scorte: Valutare i principali KPI Analizzare le principali cause di formazione delle scorte Definire un piano d’azione Implementare il piano d’azione Monitorare il piano d’azione Valutare i principali KPI: In questa prima fase calcoliamo i principali indicatori come il valore mensile delle scorte suddiviso per depositi e famiglie di prodotto, l’indice di rotazione, l’incidenza degli obsoleti, il lead time, la puntualità di consegna, effettuiamo una analisi tramite la matrice scorte fattu
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7/17/17
@infologis | Gian Paolo C.
Logistica
Come ubicare le merci in magazzino
La corretta definizione di una sistema di stoccaggio delle merci nel magazzino è uno degli elementi che consente l’ottimizzazione dei prelievi, infatti obiettivi di un sistema di ubicazione sono: Ridurre i tempi per la collocazione ed il prelievo Ridurre gli spazi inutilizzati Permettere l’accesso a tutti gli articoli Permettere una naturale rotazione degli articoli. Possiamo individuare due tipi di ubicazioni: statica ed una dinamica. Nel caso dell’ubicazione statica le merci sono stoccate secondo la regola ogni un posto per ogni cosa, mentre nel caso dell’ubicazione dinamica ogni articolo può essere ubicato, volta per volta dove si trova spazio disponibile ad accoglierlo. Entrambi i sistemi presentano dei vantaggi e svantaggi infatti l’ubicazione statica richiede uno spazio maggiore ma consente di ridurre i tempi di prelievo e stoccaggio, viceversa l’ubicazione dinamica richiede minore spazio ma aumenta i tempi di prelievo e st
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4/15/17
@infologis | Gian Paolo C.
Logistica
Note di debito e accredito
In seguito all’emissione o alla registrazione di una fattura, è possibile emettere una nota di credito allo scopo di diminuire l’imponibile e la relativa Iva . Ciò può avvenire per vari motivi : Abbuoni o sconti previsti contrattualmente. Mancato pagamento da parte del cliente, a causa di procedure concorsuali o di procedure esecutive rimaste infruttuose. Variazione in seguito ad accordi sopravvenuti tra le parti. Resi di merce. Altri errori nella fatturazione. In tutti questi casi il cedente del bene può recuperare la maggior imposta versata, mediante l’emissione di una nota di credito nei confronti del cessionario. La nota di credito è dunque, il documento di rettifica redatto dal venditore per stornare totalmente o parzialmente, importi precedentemente fatturati ad un cliente. La nota di debito è il documento emesso dal venditore quando ha necessità di integrare gli importi esposti in una fattura emessa in precedenza
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3/18/17
@infologis | Gian Paolo C.
Logistica
Mappatura del magazzino
Ridurre la distanza tra flusso informativo e dei materiali richiede che vi sia una corretta mappatura del magazzino ovvero individuare e nominare le aree destinare ad accogliere i materiali. Possiamo individuare tre elementi di un magazzino: Aree di stoccaggio Aree operative Baie Aree di stoccaggio:Aree fisiche in cui il materiale viene conservato attraverso uno stesso sistema di stoccaggio (Scaffalatura, Cantilever, Magazzini verticali …) Aree operative :Aree fisiche in cui il materiale sosta in attesa di una trasformazione logistica (conteggio, controllo, etichettatura, smistamento …) Baia:Punto d’ingresso/uscita della merce da un magazzino fisico Per le aree di stoccaggio ed in alcuni casi anche per le aree operative è necessario definire un sistema di coordinate, ovvero un criterio di codifica per individuare in maniera univoca un’ubicazione all’interno di un’area di stoccaggio. Ad esempio per una scaffalatura un sistema di coordi
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3/11/17
@infologis | Gian Paolo C.
Logistica
Causali dei documenti di trasporto
L’emissione del documento di trasporto è obbligatoria nei casi in cui vi è una fatturazione successiva delle merci o per vincere le presunzioni di cessione e di acquisto, ed in questo caso è di fondamentale importanza l’indicazione della causale di trasporto in quanto se non viene indicato nulla , il trasporto viene considerato come vendita. Quali causali è possibile quindi indicare come passaggio di beni a titolo non traslativo della proprietà? Alcune delle causali utilizzabili possono essere: Conto visione: In questo casi i beni vengono inviati al cliente per essere visionati e poi essere restituiti, nel caso non vengano restituiti è necessario emettere fattura e comunque va emessa nel termine di un anno dall’emissione del DDT. Prestito d’uso: In questo caso i beni vengono inviati al fornitore per poter essere utilizzati durante le lavorazioni, in questo caso non segue fattura. Conto lavoro: In questo caso
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3/4/17
@infologis | Gian Paolo C.
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